Quando mia madre è morta avevo 28 anni, mancavano 9 mesi al mio matrimonio. Stavamo organizzando i preparativi insieme. Ordinai il mio vestito da sposa su internet e quando arrivò il corriere scartai con eccitazione il pacco e provai subito il vestito.
Lei appena mi vide si mise a piangere e con un filo di voce mi sussurrò: «Sei bellissima». Ringrazio Dio che le ha fatto il dono di vedermi con il vestito bianco perché era una cosa a cui teneva tantissimo.
Dopo una settimana ci lasciò. Mi ricordo che il giorno del funerale io e mio padre ci facevamo forza l’uno con l’altra. Avevo un bellissimo rapporto con i miei genitori e non feci a tempo a riprendermi dal dolore della sua perdita, che anche mio padre si ammalò.
Sono stati anni davvero duri.
Vedere mio padre passare dall’essere un omone forzuto e pieno di vigore a pesare meno di me, mi spezzava il cuore. Lo osservavo consumarsi come una candela, giorno dopo giorno. Lui non conosceva la gravità della sua malattia e io non avevo il coraggio di spiegarglielo.
Un giorno mi disse: «Sara, dimmi la verità, che cos’ho? Puoi dirmelo se è grave, io sono pronto, non ho paura della morte perché so dove andrò. Ho fede in Dio».
Mi ricordo che con le lacrime agli occhi e la voce rotta gli risposi: «Papà lo so che tu sei pronto, ma sono io che non lo sono!». Ed era vero. Non riuscivo ad accettare che mi avrebbe lasciato. Di giorno mi appartavo ogni tanto per piangere, perché non potevo farmi vedere né da lui né da mio figlio che aveva due anni e mezzo, e la notte pregavo e piangevo.
E purtroppo il tanto temuto giorno arrivò. Dopo la morte di mio padre uscii dall’ospedale per andare in obitorio a firmare i documenti e percorrendo un pezzo di strada da sola a piedi, nel buio della sera, in quel momento per la prima volta nella mia vita mi sono sentita sola.
Anche se molti amici e familiari mi stavano vicino, io mi sentivo sola. I miei genitori erano le mie colonne, il mio porto sicuro, e ora che loro non c’erano più, mi sentivo smarrita. Ma se c’è una cosa bella che mi hanno lasciato è stata la fede. C’è un verso nella Bibbia che dice:«Egli m’invocherà, e io gli risponderò; sarò con lui nei momenti difficili; lo libererò, e lo glorificherò» (Salmo 91:15). Ho invocato tanto il nome di Dio in quei mesi e anche se non sentivo Le sue risposte perché il mio cuore era troppo dolorante, so che Lui è stato con me.
E se oggi ripenso ad alcuni dettagli di quei giorni, con la mente lucida, posso veramente riconoscere in quante situazioni Lui è stato con me. Dopo due anni, quando la mia anima si era calmata, un giorno Dio ha deciso di curare definitivamente il mio cuore. Ho sognato la scena di quella volta in cui camminavo da sola verso l’obitorio. Ero di nuovo lì. E questo mi provocava un dolore tremendo, ma con mia grande sorpresa ho visto una figura vestita di bianco camminare al mio fianco. Era Dio, che nel suo amore e dolcezza mi stava dicendo che non mi aveva mai lasciata sola e che era ed è sempre stato al mio fianco, anche se in quel momento il mio dolore mi stava impedendo di sentirlo.
Se stai passando un momento difficile, voglio dirti che non sei sola. Non smettere di pregare e d’avere fede, e se non l’hai mai avuta è il momento giusto per fare la tua prima preghiera. Dio è con te. È una sua promessa che nei momenti difficili sarà al tuo fianco e ti aiuterà.