In un momento cruciale della mia vita quando tutto sembrava perfetto e anche sopra le mie aspettative, quando pensavo di avere un’ottima posizione lavorativa che mi permetteva di essere indipendente, mi sono ritrovata a casa.
Fu uno vero shock! Una situazione che portò a galla alcune cose profonde mai risolte. Ma una crisi, un fallimento, può essere un ottimo strumento, se messo nelle mani giuste, per affrontare, guarire e per rivedere le priorità: e così è stato. Ho ricominciato da me, dalle mie passioni e da ciò che avevo: una casa, un bilocale a Milano e l’arte. Come fruitrice ho sempre ammirato le persone che coltivano il proprio talento con tenacia seguendo uno scopo alto e collettivo. Forse apprezzavo tutto ciò che pensavo mi mancasse.
Ma mai dire mai. La mia vita si stava ribaltando, grazie a un incontro molto speciale. Messa sottosopra iniziai a scoprirmi per chi ero davvero, senza trucchi e inganni, e mi accorsi che non ero poi così male! Affrontai l’essere a casa come una piacevole cura personale, per scoprire di poter anche essere casa per qualcun altro. Concretizzare non fu difficile, banalmente decisi d’iniziare e cominciai chiamando l’unico artista che in quel momento conoscevo dato che il mio fidanzato gli aveva comprato un quadro che piaceva anche a me.
Nacque così la prima mostra in casa. A causa dello spazio limitato, ma con soffitti alti, potei appendere 4-5 opere di grandi tele 100×100, occupando anche la cucina e il bagno. Comunicai attraverso un passaparola che avrei fatto un’inaugurazione offrendo un aperitivo e da quella mostra non ho più smesso. Da allora ho ospitato e curato circa cento mostre e una trentina di altri eventi culturali come reading, performances e conferenze.
Oggi Open Art House è un’associazione culturale con sede a Ivrea (To) dove abito con mio marito (il signore che ha comprato il primo quadro). Essa rappresenta il mio lavoro, una passione, uno strumento per accogliere gli altri, la mia crescita e la semina nel cuore delle persone che incontro. Ho scoperto di avere un talento in questo, tenacia nel coltivarlo e sono determinata nel perseguire uno scopo: sono stata creata per creare.
Rinunce e sacrifici ce ne sono stati e ce ne sono ancora oggi. Una frase che amo ripetermi è: «Less is more» (meno è di più). Ogni giorno mi ricordo che devo togliere il trucco, lavorando su me stessa per accogliermi e accogliere. L’ho imparato anche grazie ad altre donne coraggiose che mi sono state e mi sono vicine oggi; mentori, madri, amiche, sorelle.
Mostrare le rughe e i capelli bianchi è un onore, sono i segni di una lotta e una corona di vittoria.
Essere un Open Art House è semplice se ti piace l’arte, accogliere e intrecciare relazioni; basta avere lo spazio di un salotto capace di accogliere sette persone sedute, per il resto sarò felice di affiancarti e di proporti eventi su misura per la tua casa e i tuoi ospiti.
Nel frattempo puoi andare a visitare il sito www.openarthouse.it o Facebook e Instagram cercando Open Art House. Sul canale YouTube mi trovi come: open art house monica. Contattami al 3385093563 o via mail a info@openarthouse.it.