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Le nozze ingannevoli

Le nozze ingannevoli

Le nozze ingannevoli

Raccontarsi è sempre impegnativo, necessita di un sano distacco per osservare in modo obiettivo, i fatti avvenuti e per trarne le debite conclusioni…

Mi affaccio così, quasi in punta di piedi all’ ingresso della sala parto, dove mia madre stava per darmi alla luce, 49 anni fa, dopo ben “10 mesi di gravidanza“.

L’ inesperienza, i luoghi comuni, i conteggi errati e l’ assenza di doglie, stavano reclamando il loro prezzo .. le nostre vite.

Voglio osservare questo momento, come fossi dietro un sipario, dietro le quinte, per scorgerne la potenza, senza la sofferenza..

Altre 24 ore a casa e saremmo morte di setticemia! disse il medico appena vide mia madre quella sera del 24 Luglio!!! Con un parto naturale indotto, con scarsa presenza di liquido amniotico, scelte folli del modus operandi di quel tempo, sono nata dopo atroci sofferenze… dimagrita di 500 g rispetto al peso che avrei avuto nascendo a termine e di un incredibile colorito violaceo.. Sopravvissute!!

Nei mesi successivi recuperai totalmente e cominciai a pronunciare parole con una spiccata precocità. A sei mesi ne dicevo già diverse….a quindici mesi circa, parlavo con chiarezza e ripetevo che studiavo psicologia, caricandomi addosso un libro che pesava quasi quanto me sul suddetto argomento.

Potete immaginare lo stupore di chi mi ascoltasse, ero molto loquace e intraprendente, insomma attiravo molta attenzione!

Purtroppo il contesto culturale del tempo, rigido, maschilista, legalista non giovò affatto alla mia personalità e in quanto bambina molto sensibile, mi chiusi in me stessa, mi resi impenetrabile per certi versi, ma, attenta ed acuta osservatrice, quale ero, cominciai da subito a pormi domande serie, profonde.. volevo capire quel mondo pesante, pieno di giudizio, confronto e apparenza, dall’aspetto solido e forte, tanto da stritolarti e al contempo così fragile, da sembrare appeso ad un filo.

Preferii quindi osservare gli adulti piuttosto che giocare con i bimbi, per i quali sviluppai una profonda passione, diversi anni dopo, per motivi che si dipaneranno in modo evidente.

A quel tempo, dovevo capire come sopravvivere a quel sistema e sviluppai una profonda capacità di discernimento, volevo distinguere il bene dal male, la verità dalle bugie, l’essenza dall’apparenza e soprattutto chi fosse Dio veramente, dove fosse e come mai il mondo versasse in quelle condizioni.

Già, perchè ho sempre creduto in Lui sin da piccola, ma percepivo che ci fosse troppo di più, sotto la superficie delle cose.

Io volevo addentrarmi nelle profondità della vita, volevo sapere tanto di colui che L’ aveva creata! Non trovavo risposte soddisfacenti e così mi arrovellavo tra mille interrogativi ma con una grande certezza: Se avessi avuto bisogno di Lui, Gesù sarebbe stato il mio asso nella manica. L’avevo già sperimentato.

Malgrado mi sentissi una persona insolita, diversa, non ne avevo timore, sapevo che non avrei mai potuto vivere, una vita senza valori o dignità, solo per appartenere ad un gruppo, o per piacere agli altri in funzione degli stereotipi di quel periodo, per tanto non seguii la corrente del “sesso, droga e rock and roll“ che imperversava a quel tempo, in modo prepotente, ma proprio per quella capacità di discernimento e lungimiranza ormai in pieno vigore, me ne tenni a debita distanza.

Allora non mi resi conto di quanto in realtà tenessi a me stessa, del mio volermi preservare da ciò che malgrado potesse sembrare affascinante, in realtà era malvagio.

Commisi però l’errore di non prendere certi tori per le corna e questo mi portò in modo inevitabile ad esserne trafitta.

In uno di questi momenti cruciali, in cui avrei dovuto sfoderare coraggio, e audacia, mi diedi alla fuga.  Mi rifugiai in un matrimonio apparentemente barricato, una sorta di male minore, che si rivelò, una fortezza circondata da mura diroccate.

La scoperta fu tragica, perchè a soli 2 mesi dalle nozze scoprii che lui aveva una vita parallela, che mi aveva sempre tradito.

L’ effetto fu devastante. Adesso, mentre ne scrivo, ricordo quel terribile pomeriggio, in cui appresi ogni cosa ma con un distacco pacato, frutto di una calma raggiunta, dopo la tempesta, una devastante tempesta nella quale desiderai di sopprimere l’uomo che avevo sposato, per poi farla finita!

Invece racconto questo momento, immaginandomi seduta, virtualmente, sulla poltrona di quel salotto, ripercorrendo quei momenti, con serenità, il battito regolare, la pace nel cuore.

Non sento più nessuna delle terribili emozioni che allora mi sovrastarono; paura, fallimento, solitudine, rabbia, ingiustizia, orrore… è tutto svanito, il dolore è cessato, la mia vita è tornata a pulsare, piena di speranza, fede, comprensione, empatia, amore, una figlia, che fu la mia consolazione, l’unico motivo di vita per lunghi anni, perdono .. Tanto Perdono…

Ho incontrato Il Re del Perdono, che ha svuotato e riempito il mio cuore devastato, con il Suo amore, Gesù. Tra le sue parole, in un caldo pomeriggio di tanti anni dopo, leggendo la Bibbia, rimasi scioccata nell’apprendere che Lui aveva dato la Sua vita per noi, mentre eravamo peccatori, lontani, disinteressati, egoisti, crudeli … tutti quanti, l’intera umanità, nessuno escluso, ognuno a suo modo.

Scoprii che Lui aveva sempre desiderato salvarci, che aveva sempre cercato un cuore fedele, per farci sapere del suo amore… ma noi, tutti, dice la Bibbia, non ne avemmo stima alcuna..

Questo amore incondizionato senza meriti, mi aiutò a perdonare chi non meritava alcun perdono. E così mi ritrovai come se fossi poggiata sul Suo petto e sentii scivolare tante calde lacrime, dai miei occhi.

Lacrime amare, tra mille singhiozzi, potenti, credevo, da distruggere il mio cuore in mille pezzi, invece, furono raccolte dalle mani di Gesù e trasformate in perle.

Capii che nessun dolore, ne mia lacrima, era mai sfuggita ai suoi occhi e al suo cuore. Seppi che non ero mai stata sola e che da quel momento, avrei abbandonato l’illusione stressante, di gestire, tenere le redini della mia vita tra le mani.

Folle idea, sotto la quale avevo tenuto, la mia anima prigioniera.

In verità, tutto può cambiare in un attimo e noi non siamo capaci di aumentare la nostra statura di un sol centimetro o di far bianco o nero un sol capello.

Dunque meglio confidare in chi è l’autore di ogni bene. E lasciarsi portare per mano, da colui che ha creato la bocca e l’ orecchio e dunque sa ascoltarti e parlarti.

Un attimo con Lui, vale davvero più di mille altrove o nei palazzi dei re.

Perchè Lui è “Il Re dei Re“. Così riscoprii, ciò che Dio aveva disegnato dentro me, i suoi talenti, i suoi doni e all’ improvviso tutto fu chiaro!

Non avrei lasciato che tutto quel travaglio restasse infruttuoso, fine a se stesso. Decisi di affrontare e vincere quei tori, di cui prima, mettere a disposizione degli altri tutta l’esperienza acquisita.

Parlare. Cominciai molto presto a farlo ma adesso sapevo di Chi o di cosa.

Dio ha riscattato la mia vita, in ogni direzione. Mise sui miei passi, un uomo pieno del suo amore, nato 4 ore prima di me, in quella stessa notte, in cui nascevo anch’io, entrambi depositari di un grande miracolo, le probabilità che morissimo con le nostre rispettive madri, andavano per la maggiore!

Ma ogni cosa è nelle sue mani. Realizzai dunque anche il sogno di un matrimonio saldo, rispettoso, protettivo, profondo, fondato sull’amore di cui a quel punto comprendevo lo scopo reale.

Un bel momento fu più che evidente che i bimbi mi appassionassero tanto perchè erano, veri, puri, autentici, umili, resilienti.

Tutto quello per cui mi ero battuta sin da piccola.

La mia vita

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