Scroll Top

Il racconto di una prigionia sentimentale

Il racconto di una prigionia sentimentale

Riconoscere la propria dipendenza è il primo passo verso la guarigione, decidere di voler guarire è la spinta per cercare quei strumenti che ti aiuteranno ad uscire dalla prigione e sentirti libera.

Questo è ciò che ho vissuto per un certo periodo della mia vita, quando ancora non mi conoscevo Qualcuno già di me sapeva ogni cosa e con un amore che non avevo mai incontrato è riuscito a ridare decimi ai miei occhi emotivi per vedere una verità dolorosa ma reale.

È riuscito a dare voce ad una donna interiore che non sapeva più cosa dire perché per anni non si è sentita ascoltata.

Ed è riuscito a sigillare nel profondo delle viscere un identità mai conosciuta ed un valore mai incontrato.

Vi era dentro di me un urlo che ad ondate cercava di farsi sentire, una voce che diceva in continuazione la stessa frase: “esisto.. Non mi vedi?.. Ho bisogno che tu mi dica che mi vedi.. Ho bisogno che tu possa abbracciarmi sapendo che esisto”

Ma questo non accadeva mai e quel dolore era coperto da un urlo che era udibilmente umano, con quella caratteristica prepotente, vorace, dominante, di chi ha bisogno di alzare i toni per far sapere che c’è.

Per anni ho cercato quel riconoscimento da parte di chi avevo eletto come mio principe, come colui che avrebbe dovuto comprendermi, amarmi, accettarmi.

Non aveva alcuna possibilità di essere o fare diversamente.. Doveva.

Per anni l’ho rincorso, amato di un amore malato quasi asfissiante… Per anni è scappato. Per anni l’ho reso responsabile della mia infelicità, e per anni ho lasciato che il deserto tra noi mi svuotasse quasi annullandomi.

Eppure vi era quell’ urlo…

Quando ho scoperto che c’era Qualcuno che mi sentiva li per la prima volta mi sono sentita amata, e in quell’amore ho scoperto me stessa.

Ho trovato i confini della mia prigione, ho visto il gigante davanti a me, ho ascoltato il dolore della mia anima, ho conosciuto la voce di quell’ urlo.. Ho scortò il suo volto…e finalmente mi sono incontrata.

Per la prima volta non sono più scappata, e giorno per giorno ho affrontato dandomi l’opportunità di rinascere.

Un passo alla volta sono uscita da quella prigione scoprendo una libertà di gioire senza più pesantezze; la gratitudine di affrontare pregustando la guarigione; e un Amore da cui dipendere per sempre.

Lascia un commento